l pH del sangue arterioso è mantenuto nei limiti normali (7,38-7,42; cioè 7,40 ± 0,02) dal concorso di varisistemi tampone. Il più importante tra essi è il sistemabicarbonati-acido carbonico, il cui rapporto è di 20:1.
Il mantenimento di tale rapporto dipende in massima parte dalla ventilazione polmonare, la quale regola la tensione di CO2 nel sangue.
Schematicamente si può dire che gli ioni H+ prodottinell’organismo ed immessi nei liquidi extracellulari vengono immediatamente tamponati ed escreti:
La CO2 attraverso i polmoni (la pCO2 ematica si mantiene normalmente tra 36 e 44 mmHg)
Gli acidi non volatili attraverso il rene => eliminati sotto forma di acidi titolabili (soprattutto fosfati) e di NH+4; nel contempo il rene riassorbe i bicarbonati filtrati
I bicarbonati nel sangue si mantengono tra 22 e 25 mEq/l di plasma.
Si parla di acidosi o di alcalosi quando è alterato il normale equilibrio acido-base. I rispettivi abbassamento ed innalzamento del pH possono venire a mancare grazie a meccanismi di compenso.
La distinzione in metabolica e respiratoria sta ad indicare condizioni in cui vige un disordine nella regolazione dei bicarbonati o della CO2, che costituiscono rispettivamente le componenti metabolica e respiratoria dell’equilibrio acido-base.
Se il pH non si modifica => acidosi o alcalosi compensate
Se il pH si modifica => acidosi o alcalosi scompensate
Esempi:
Disordini semplici dell’equilibrio acido-base=> metabolico per riduzione dei bicarbonati plasmatici nel diabete chetoacidosico.
Disordini misti (metabolico e respiratorio) => riduzione bicarbonati plasmatici da chetoacidosi + aumento della pCO2 da ipoventilazione alveolare.
Emogasanalisi (prelievo di sangue arterioso dalle arterie omerale, radiale o femorale) => quantificazione dei gas, del pH e dei bicarbonati.