no la più comune tra le sindromi dolorose. In Italia colpiscono dieci milioni di persone in modo episodico, due milioni in modo cronico.
Le cefalee sono distinte in acute e croniche:
1.Cefalee acute:
Cefalee acute, eziologia/fattori di rischio: le cefalee acute sono generalmente sintomatiche e devono far pensare a:
– Meningite batterica o virale, se vi è un contestuale rialzo febbrile; importante, se il sospetto persiste, effettuare l’esame del liquor
– Emorragia sub aracnoidea, se la cefalea è apparsa brutalmente ed è “molto intensa” a detta del pz.; necessario richiedere una TC d’urgenza
– Encefalopatia ipertensiva: si presenta come cefalea intensa, accompagnata da vomito, disturbi della vigilanza e crisi epilettiche; è rivelata dalla RMN
– Ipotensione endocranica
– Idrocefalo acuto
– Trombosi venosa cerebrale
– Apoplessia ipofisaria (infarto della ghiandola)
– Sinusite
– Esacerbazione di una forma di cefalea cronica; spesso in concomitanza a: ingestione di bibite e cibami ghiacciati (“icecream headache”), assunzione di alimenti a base di glutammato, somministrazione di farmaci vasodilatatori
– Cefalee indotte da sforzo, tosse o attività sessuale (forme pre-orgasmiche od orgasmiche)
Cefalee acute, algoritmo diagnostico:anamnesi ed esame clinico;
esame del liquor,TC, RMN (v. anche sopra);
Cefalee acute, terapia: specifica a seconda della causa identificata.