“L’antibiotico resistenza è pericolosa come il terrorismo o una bomba”

Queste le parole della professoressa Dame Sally Claire Davies, consulente medico del governo inglese. Tale monito non è isolato considerando che l’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ritiene che l’antibiotico resistenza rappresenti la più grande minaccia nell’ambito delle malattie infettive, mentre per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è una delle tre più serie minacce alla salute pubblica globale, capace di provocare ogni anno 25 mila morti nella sola Unione europea.

Il 18 novembre si celebra la Giornata europea dell’antibiotico con lo scopo principale di combatterne l’uso inappropriato che ne ha messo a rischio l’efficacia. 

 

Cosa è l’antibiotico resistenza

L’antibiotico resistenza  è la capacità di un microrganismo di resistere all’azione di un antibiotico. Può svilupparsi :

  • spontaneamente da una mutazione casuale del materiale genetico del microrganismo che lo rende resistente ad un certo tipo di antimicrobico. In tal caso, in presenza di tale antibiotico, i batteri sensibili non cresceranno mentre le ‘mutanti’ resistenti crescono e si moltiplicano e possono essere trasmesse ad altri animali o persone.
  • Dall’acquisizione di geni di resistenza direttamente da altri microbi. Il batterio che trasmette il gene di resistenza può non essere di per sé un agente patogeno.

La diffusione dell’antibiotico resistenza ha dato origine all’attivazione di numerosi sistemi di  sorveglianza, basati sulla raccolta dei dati di laboratorio a livello locale o nazionale. Per rendere omogenei e interpretabili i dati raccolti da questi sistemi e favorire il confronto tra varie realtà nel 1998 l’Unione Europea ha deciso di finanziare una rete di sorveglianza europea EARSS (European Antimicrobial Resisitance Surveillance System) che coinvolge diverse reti di sorveglianza  nazionali;

In Italia dal 2001 l’Istituto  Superiore di Sanità ha istituito il progetto di sorveglianza dell’antibiotico resistenza AR-ISS.

I dati europei confermano l’aumento della resistenza in due specie di batteri sotto sorveglianza: Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae. Queste due specie, responsabili di infezioni urinarie, sepsi ed altre infezioni nosocomiali, mostrano un aumento nelle percentuali di resistenza alle cefalosporine di terza generazione, fluorochinoloni ed aminoglicosidi, resistenze che sono spesso combinate tra di loro generando batteri multi-resistenti, causa di infezioni difficilmente trattabili. Negli ultimi anni tra le resistenze si è aggiunta quella ai carbapenemi, antibiotici di ultima risorsa, che può rendere l’infezione praticamente intrattabile.

Riportiamo un estratto del libro del Professor Berrino :

” Cerchiamo di evitare gli antibiotici. Noi medici siamo stati degli apprendisti stregoni negli ultimi quaranta anni, perché questa meravigliosa arma che avevamo per curare le malattie infettive [..] l’abbiamo sfruttata troppo..e allora i microbi cattivi si sono attrezzati per difendersi dagli antibiotici, diventando resistenti[..].
Abbiamo fatto un disastro e dobbiamo sviluppare degli antibiotici sempre più potenti[..] e continuiamo a usare gli antibiotici a sproposito.[..]
Cerchiamo di proteggere i nostri bambini da una classe di pediatri che è stata formata in un modo viziato [..].
Un antibiotico nel primo anno di vita può rovinare la vita di una persona. Dobbiamo difenderci dagli antibiotici e dai cibi che sono contaminati dagli antibiotici. [..] Se noi uccidiamo i microbi intestinali di un bambino nel suo primo anno di vita, noi gli roviniamo il suo sistema immunitario. [..] Smettiamo di uccidere i microbi benefici con gli antibiotici. “

Tratto dall’evento : ” A tavola con Berrino. L’educazione alimentare, seme della prevenzione” – PalaBruel, Bassano del Grappa – Marzo 2015

Le armi per ridurre il fenomeno dell’antibiotico resistenza

  • Riduzione della prescrizione di antibiotici nei casi in cui sono inutili (molto spesso il medico prescrive antibiotici per ‘insistenza’ del paziente)
  • Riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti di animali
  • Medicina integrata: uso di fitoterapici; a tal riguardo una delle molecole più efficaci è l’echinacea di cui l’università di Bari ne ha dimostrato l’efficacia come disinfettante ed antisettico.

Aggiornamenti e notizie circa l’antibiotico resistenza

23/01/2017 – L’emergenza all’esame del Parlamento Italiano

Sono sbarcate oggi alla Camera 4 mozioni, firmate da M5S, Pd, Ln e Udc che chiedono al Governo un impegno a vario titolo per affrontare il problema dell’antibiotico resistenza.

L’Italia è particolarmente esposta al problema dal momento che è uno dei Paesi europei con il più alto consumo di antibiotici (24,5 DDD/1000 abitanti/die) insieme ad altri Paesi dell’Europa meridionale, Grecia in testa.

01/06/2016 – Scoperto Ceppo di Escherichia Coli multiresistente, “Il Batterio da incubo”

Una particolare specie di Escherichia Coli si è rivelata, per la prima volta, resistente ai principali antibiotici: ampicillina, streptomicina, sulfisossazolo, tetraciclina oltre che alla recente colistina.

Il batterio in questione è stato riscontrato nelle urine di una donna di 48 anni della Pennsylvania. Un rapporto pubblicato sulla rivista della «Antimicrobial Agents and Chemotherapy» (Società americana di microbiologia) sostiene che il ceppo di Escherichia Coli in questione sia resistente persino all’antibiotico di ultima generazione «colistin», considerata l’ultima spiaggia degli antibiotici.

L’approfondimento in merito, “Nightmare Bacteria“, è reperibile (in inglese) sul sito dell’emittente americana CNBC.

29/05/2016 – Report, Resistenza Passiva

Il programma televisivo Report, tratta nel servizio “Resistenza Passiva” il tema dell’antibiotico resistenza e le cause che lo hanno generato e tutt’ora lo alimentano:

  • Gli allevamenti intensivi dentro cui finisce il 70% degli antibiotici prodotti nel mondo.
  • L’igiene ed il rischio infettivo ospedaliero:  la Danimarca, e soprattutto i Paesi Bassi, hanno ridotto il rischio di infezione negli ospedali facendo progressi importanti, mentre in Italia, nonostante il tasso di resistenza sia tra i più elevati d’Europa non si è messa mano seriamente al problema, anzi: non sembra esserci interesse a renderlo noto.

Il servizio è disponibile all’indirizzo http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-0aa4ce03-6d57-40fa-9e8c-bfe98722520d.html

16/10/2015 – Più di 6000 morti all’anno negli Stati Uniti

Washington, 16 ott. – Negli Stati Uniti ogni anno muoiono più di 6mila persone perché l’efficacia degli antibiotici si è ridotta del 30 per cento. L’allarme è stato lanciato da un report pubblicato su Lancet, secondo il quale la maggior parte dei decessi riguarda pazienti sottoposti a chirurgia colorettale, a chemioterapia per un tumore del sangue e a interventi per protesi dell’anca.

01/04/2015 – 5000 morti in Italia

Antibiotico resistenza. In Italia 5.000-7.000 morti all’anno. Simit: “Situazione più grave che altrove”
Dopo l’allarme del Governo inglese e del ministro della Salute Lorenzin, la Società italiana di malattie infettive e tropicali denuncia come, a differenza di altri paesi europei, il consumo di farmaci antimicrobici in Italia, nel 2013, sia aumentato del 5,2%. Il costo associato alle infezioni da germi multiresistenti costano al Ssn più di 100 milioni all’anno.

02/05/2014 – OMS, tassi di resistenza antimicrobica fino al 50%

Uno studio OMS basato su dati provenienti da 114 paesi, tra cui l’Italia, individua alti tassi – anche del 50% in alcuni casi – di resistenza antimicrobica (AMR) a batteri comuni, tra cui Escherichia coli e stafilococco aureo.

Keiji Fukuda, Vice Direttore Generale per la Sicurezza sanitaria dell’OMS: “senza un’azione urgente e coordinata da parte di molti stakeholder, il mondo viene governato da un’era post-antibiotica, in cui infezioni comuni e ferite leggere, che sono state trattabili per decenni, possono di nuovo uccidere. Gli antibiotici efficaci sono stati uno dei pilastri che ci permettono di vivere più a lungo, più in salute, e di trarre beneficio dalla medicina moderna. A meno che non effettuiamo azioni significative per migliorare gli sforzi al fine di prevenire le infezioni e insieme cambiamo il modo di produrre, prescrivere e utilizzare gli antibiotici, il mondo perderà sempre di più questi benefici per la salute pubblica a livello mondiale e le conseguenze saranno devastanti”.

Bibliografia

  1. http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1448&area=veterinari&menu=antibiotici
  2. http://www.bbc.co.uk/news/health-21737844
  3. http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/7050546.stm
  4. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/04/antibiotici-scoperta-molecola-per-combattere-lantibiotico-resistenza/488698/
  5. http://www.agenziafarmaco.gov.it/allegati/scheda_iss_antibioticoresistenza_111108.pdf
  6. http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=18153
  7. http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=3305777.pdf
  8. http://www.cnbc.com/2016/05/26/nightmare-bacteria-superbug-found-for-first-time-in-us.html
  9. http://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/in-parlamento/2017-01-23/sfida-antibiotico-resistenza-proposte-deputati-governo-114935.php?uuid=AENnjoF
  10. http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=47183
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