James Parkinson nacque l’11 aprile 1755 a Londra figlio di un farmacista e di un chirurgo. Studiò medicina ed iniziò la sua carriera a Hoxton, cittadina vicina a Londra.
La sua personalità è descritta come “poliedrica”, aveva infatti tanti interessi fra cui in particolare, la medicina sociale, la chimica,la geologia e paleontologia (era infatti un gran collezionista di fossili).
Il 1817 è la data che segnò la svolta nella vita di James Parkinson: in quell’anno infatti pubblico un saggio ” An Essauy on Shaking Palsy” [Saggio sulla paralisi agitante] destinato a farlo entrare nella storia della medicina. In questo saggio descriveva con minuzia di particolari il comportamento di malati affetti da particolari tremori e disturbi neurologici con progressiva riduzione di mobilità,tremore involontario,rigidità e andatura incerta.In realtà oggi probabilmente ben poche riviste scientifiche pubblicherebbero il testo di Parkinson, infatti questo si basava sull’osservazione di soli sei casi di cui, come affermava lo stesso Parkinson, solo tre studiati da lui in maniera diretta,due li aveva “incontrati per strada ” e il sesto lo aveva addirittura solo “visto da lontano”.
Eppure nessuno può negare come la sua descrizione della malattia ancora oggi delinei perfettamente il tipico aspetto del paziente affetto da morbo di Parkinson «Tremore involontario associato a diminuzione della forza muscolare; a volte immobilità totale persino con un sostegno; propensione a inclinare il corpo in avanti e a passare da un’andatura normale a un movimento di corsa; i sensi e l’intelletto rimangono intatti.»
Sebbene le prime notizie ufficiali comincino solo con questo saggio, c’è da dire che tracce di questa malattia si trovano anche nell’antichità, in effetti si ritrovano sue descrizioni in alcuni testi di medicina indiana dove viene citato anche un presidio farmacologico, un legume tropicale chiamato “Mucuna Pruriens” che sembrava ridurre i disturbi parkinsoniani; oggi sappiamo che i legumi sono una fonte naturale di L-Dopa che è alla base della terapia parkinsoniana ancora oggi. Descrizioni si ritrovano anche nel vecchio e nel nuovo testamento, nella medicina greca di Galeno, in diversi lavori di Leonardo Da Vinci e nell’opera Shakespeariana dell’Enrico IV.
Come curiosità,c’e da dire che James Parkinson riteneva responsabile di questa malattia la rivoluzione industriale in Inghilterra, l’inquinamento atmosferico da essa provocato nonché i ritmi stressanti che i cambiamenti storici ed economici dell’epoca stavano imponendo alla società; probabilmente il profondo interesse per la medicina sociale e la preoccupazione per i ritmi serrati dell’industria portarono James Parkinson a fare questo tipo di deduzione. Non a caso, nel corso della sua vita, si dedicò anche alla carriera politica impegnandosi nella lotta per l’affermazione dei principi di uguaglianza sociale che avevano già posto le basi per la Rivoluzione Francese.
Sarà solo nel 1877 che il medico francese Jean Martin Charchot, che non concordava con il termine paralisi ma apprezzava molto le intuizioni avute da James Parkinson coniò il termine “Malattia di Parkison”per indicare la malattia da lui descritta.
Ad ogni modo all’infuori del mondo medico pochi conoscevano Parkinson tanto è vero che nel 1912 uno studioso americano che faceva ricerche su questa malattia pubblico un articolo nel volume 23 del Bollettino del Johns Hopkins Hospital dal titolo: “Nato inglese, cresciuto inglese, dimenticato dagli inglesi e dal mondo intero, questo il destino di James Parkinson”.

Per i suoi contemporanei oltre che politico “ribelle”poichè simpatizzante della rivoluzione francese, era conosciuto anche come geologo.
Amava la ricerca di testimonianze del mondo passato, e divenne un esperto del settore scrivendo diversi saggi sui fossili. Fu così appassionato che, in suo onore, porta il suo nome anche un ammonite (un mollusco ormai estinto): la Parkinsonia parkinsoni.
James Parkinson morirà all’età di 69 anni, il 21 dicembre 1824.
Una targa sulla facciata di una fabbrica di Hoxton ricorda la casa del Dr. James Parkinson.
Ad oggi comunque il nome “Parkinson” è un nome che ben pochi ignorano e l’11 aprile di ogni anno vengono svolte in suo onore diverse manifestazione in tutto il mondo a partire dal 1997 , quando fu indetta per la prima volta su iniziativa dell’Associazione Europea Malattia di Parkinson EPDA con sede a Londra e sotto il patrocinio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS.
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