Author page: Dr. Silvio Maddalena

Demenza a Corpi di Lewy

Demenza corpi di Lewy

Demenza a Corpi di Lewy (o Dementia with Lewy bodies, DLB)     La Demenza a Corpi di Lewy – DEFINIZIONE Si tratta di una demenza definita dalla presenza dei Corpi di Lewy, che risultano essere delle inclusioni intracellulari di alpha-sinucleina ed ubiquitina. Tali depositi anomali di proteina fibrillare sono presenti in: tronco cerebrale (soprattutto presso la sostanza nera), nuclei sottocorticali, ma…

Donne in maggioranza rispetto agli uomini: Perché?

Il numero dei soggetti di sesso femminile eccede quello dei soggetti di sesso maschile sul Nostro Pianeta. Esistono, per questa differenza di genere, ragioni di ordine  evoluzionistico-biologiche, genetico e medico-epidemiologiche. Gli animali di genere femminile possono procreare con più maschi garantendo una maggiore variabilità genetica.. Si tratta di un retaggio della strategia adattativa dei mammiferi (per la precisione strategia detta “R”): tasso…

Splenomegalia

Splenomegalia

Splenomegalia – Definizione Aumento di volume patologico dell’organo della milza; in particolare si considera anormale anatomo-patologicamente una milza dotata di oltre 11 cm di diametro longitudinale, oltre 7 cm diametro trasversale ed oltre 4 cm di spessore. Splenomegalia – Eziologia malattie autoimmuni Immunoregolazione alterata Artrite reumatoide (con sindrome di Felty) Lupus Eritematoso Sistemico Collageno-vasculopatie Malattia da siero Anemie emolitiche autoimmuni Trombocitopenie autoimmuni Reazione avverse…

Lo sbadiglio

sbadiglio

Lo sbadiglio è un riflesso che si compone di una profonda inalazione e di una espirazione forzata susseguente.

Lo sbadiglio viene accompagnato da delle contrazioni muscolari che conducono il soggetto a “stiracchiarsi” o fare lo ‘stretching’ (e che prendono il nome di pandiculazione).

Presumibilmente ha avuto una originaria funzione fisiologica poi progressivamente convertitasi nei primati più evoluti in una funzione eminentemente sociale.

PKR e Malattia di Alzheimer

Nella malattia di Alzheimer (MA) i livelli della chinasi proapoptotica R (noto sotto l’acronimo di PKR) risultano aumentati nel fluido cerebrospinale.   La proteina chinasica attivata dall’RNA è anche conosciuta come protein chinasi R, indotta dall’interferone ed è un enzima che nei viventi umani è codificata dal gene EIF2K2. Ha una nota azione protettiva contro gli agenti virali, inibendo la traduzione dell’mRNA virale, grazie…

Neuroblastoma

Neuroblastoma

Il neuroblastoma (o NBL) è un tumore neuroendocrino di tipo maligno embrionario proprio del bambino, che deriva da cellule della cresta neurale.

Epidemiologia

È il più diffuso (8%) dopo quelli che interessano il SNC, con un’incidenza pari 10 casi/1.000.000/anno. Il neuroblastoma è responsabile del 15% dei decessi attribuiti a neoplasie dell’infanzia e nel 50% dei casi al momento della diagnosi è già metastatico e refrattario alla chemioterapia.

È più frequente del tumore di Wilms.

L’età media della diagosi è di 22 mesi.

Anoressia

Si tratta di un disturbo del comportamento alimentare (insieme a bulimia ed obesità) dovuto alla inibizione istintuale al mangiare, che inizia generalmente con l’intento di fare una dieta , ma che culmina in vera e propria ossessione di ingrassare (sino all’approdo alla classica ‘mela al giorno’).

Fibromi uterini

fibromi uterini

Trattasi di proliferazione di tessuto muscolare uterino in cui le cellule muscolari lisce perdono la loro funzione contrattile e per questa loro caratteristica sono definibili leiomiomi (o fibroleiomiomi).

Tale neoplasia è a ragione definita benigna perché composta da mio cellule normali prive di atipe ma disposte in maniera anomale: tale da consentire la formazione di un ‘gomitolo’.

Il fibroma è inoltre circondato perifericamente da una pseudo capsula di tessuto connettivale lasso che lo isola dal restante miometrio.

Ipotesi dell’insufficienza venosa nella sclerosi multipla

Il Dottor Paolo Zamboni, chirurgo vascolare e ricercatore dell’Università di Ferrara, ha proposto la ‘controversa’ ipotesi che la Sclerosi Multipla possa essere correlata ad un nuovo quadro patologico denominato: ‘Insufficienza venosa cronica cerebrospinale’, conosciuta sotto l’acronimo aglosassone di CCSVI (Chronic Cerebrosinal Venous Insufficiency).

Precedenti studi riguardanti l’encefalo di pazienti affetti da Sclerosi Multipla mostravano la presenza di più alti livelli di ferro non riconducibili all’età degli stessi. Tali depositi di ferro formano nel cervello dei raggruppamenti circondanti le vene giugulari che, in condizioni normali, drenano il sangue dal capo al all’atrio destro cardiaco. Il professore ferrarese, incuriosito inizia, tramite l’ausilio di un Doppler ad ultrasuoni, ad esaminare il distretto carotideo e toracico di pazienti affetti da SM, giungendo a mostrare la presenza di un restringimento, una torsione od blocco di tipo venoso