Fluidoterapia
Cristalloidi (soluzioni elettrolitiche – NaCl composto principale) |
Colloidi (plasma expanders = sono macromolecole) |
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Esempi | ringer lattato, ringer acetato, fisiologica | Gelatine (polipeptidi ottenuti dalla degradazione del collagene bovino), amido idrossietilico (deriva dall’amilopectina), Destrano (polimero glucosio):
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Distribuzione | Interstizio e letto vascolare secondo un rapporto 3:1 (questo perché la soluzione è ipertonica rispetto al plasma) => L’espansione del volume totale è maggiore del volume infuso a causa dello spostamento di fluido dallo spazio intracellulare a quello extracellulare. | Solo letto vascolare |
Utilizzo | Stati di disidratazione da restrizione di introiti oppure da eccessiva perdita (per via cutanea, digestiva e renale). Devono essere somministrati in quantità 4 volte il deficit. | |
Vantaggi | – Basso costo- Assenza reazioni di ipersensibilità/anafilattoidi
– Non interferiscono con i processi emocoagulativi |
– Elevato potere oncotico |
Svantaggi | • L’espansione del volume totale è > del volume infuso a causa dello spostamento di fluido dallo spazio intracellulare a quello extracellulare.
• Acidosi ipercloremica (fisiologica, no RL) |
– Alto costo
– Reazioni anafilattoidi – Interferiscono con i processi emocoagulativi con conseguenti emorragie – Insufficienza renale (destrano) – edema polmonare acuto, soprattutto in pazienti con insufficienza renale |
Fluidoterapia nel trattamento del paziente in shock ipovolemico:
Nella prima fase: cristalloidi:
- Fisiologica 0,9%
- Ringer (solo elettroliti)
- Ringer lattato (ha in aggiunta un tampone)
Effetti:
– Aumentano rapidamente il volume circolante apportando elettroliti.
– Sono più fisiologici, vengono eliminati con più facilità.
NB: nelle prime 8h c’è il picco di fuoriuscita di plasma quindi è questo il periodo critico: si infondono 3/4 mL di soluzione pro kg sulla percentuale di superficie ustionata. Quindi è fondamentale fare il calcolo bene! Si usa la regola del 9 (9 arti + 18 tronco e schiena, 18 arti inferiori, 1 genitali/palmo della mano). Nei bambini si hanno valori invertiti.
Nei casi di ustioni a macchia di leopardo si prende una garza ritagliata con la forma del pz perché la mano equivale all’1% della superficie corporea (equivale al perineo).
Nella seconda fase: colloidi: Solitamente sono somministrate dopo 12 ore
SORVEGLIANZA CLINICA DURANTE FLUIDOTERAPIA
– Controllare il polso
– Controllare la pressione arteriosa (PA)
– Controllare la pressione venosa centrale (PVC), se è stato posizionato un Catetere venoso centrale (CVC)
– Prestare costante attenzione e ricercare eventuali segni di sovraccarico del cuore dx: distensione delle giugulari, dispnea, rantoli.
tempi di somministrazione:
Ogni 15’ fino a che non sono stabili
Ogni 60’ quando stabilizzati, insieme alla diuresi
I segni di risposta positiva all’infusione sono:
– Il polso ritorna pieno e la frequenza si riduce
– La cute torna rosea e a temperatura normale
– Il pz ritorna cosciente, calmo e tranquillo
– Monitoraggio della PVC, che rientra nei valori normali:
- v.n. 5-10 cmH2O
- ipovolemia 0 – 5
- infondere con cautela 7 – 12
- sospendere infusione se PVC > 15
NB per monitorare l’infusione si controlla PVC e diuresi!
Ad una efficace correzione emodinamica deve corrispondere una adeguata risposta alla diuresi.
Diuresi oraria normale: 0,5 – 0,75 cc/Kg peso corporeo.
Blibliografia
Urgenze ed Emergenze – Chiaranda – Piccin
Per approfondimenti:
http://www.ospedalivarese.net/uo/ponteanestesia/Protocollo%202.pdf
2 Comments
Saide Di Biase
Credo che ci sia una piccola svista, dovrebbero essere 3/4 millilitri di fisiologica pro chilo per percentuale di superficie corporea ustionata e non litri
M. Loiodice
grazie, svista corretta!