Recettore solubile della transferrina

Recettore solubile della transferrina-Definizione

Deriva da un processo di proteolisi del recettore della transferrina(TfR) in cui si ha la formazione di monomeri solubili rilevabili nel plasma e nel siero.

Caratteristiche del recettore della transferrina

Proteina transmembrana dimerica, formata da due identiche subunità da 85 kD uniti da ponti disolfuro. Ciascun recettore è in grado di legare una o due molecole di transferrina  a sua volta legata al Ferro.

Media la captazione del Ferro da parte delle cellule, soprattutto da parte della linea eritroide dove è presente  l’80% del TfR totale.

Significato biologico e utilizzo clinico del recettore solubile della transferrina

I valori normali dei sTfR variano da 4-7 mg/l.

Attraverso la determinazione del recettore solubile della transferrina è possibile ottenere una stima indiretta dell’espressione del recettore della transferrina. Infatti si è visto che, l’aumento del sTfR nel sangue, è associato ad un aumento del TfR a livello cellulare (soprattutto a carico della linea eritroide).

Inoltre la sua determinazione è indice:

-del fabbisogno cellulare di Ferro: in presenza di deficit di Ferro si ha un aumento dell’espressione del TfR e di conseguenza, un aumento del sTfR plasmatico (la cellula risponde alla carenza di Ferro circolante aumentando i recettori di superficie per captare più molecole possibili). Viceversa avviene in caso si sovraccarico marziale.

del tasso di eritropoiesi: infatti è possibile osservare un suo aumento in corso di eritropoiesi iperplastica(anemie emolitiche, beta-talassemia, policitemia)  e una sua diminuzione nel caso di eritropoiesi ipoplastica (anemia anaplastica, insufficienza renale cronica).

Quindi:

  • aumento-> eritropoiesi iperplastica / carenza di Ferro
  • diminuzione-> eritropoiesi ipoplastiche

Principali indicazioni clinico-laboratoristiche all’utilizzo del recettore solubile della transferrina

Diagnosi differenziale delle anemie da malattia cronica e da deficit di Ferro

L’sTfR è un parametro indipendente dallo stato infiammatorio quindi permette la discriminazione dell’anemia da malattia cronica con effettiva carenza di ferro da quelle esclusivamente da carenza di Ferro. Infatti, nei pazienti con patologie infiammatorie croniche, la determinazione della Ferritina è falsata in quanto normale o elevata(nota: la ferritina rappresenta il principale parametro di deposito di ferro dell’organismo. All’incirca, ogni nanogrammo di ferritina circolante, corrisponde a 4 ng di ferritina nei depositi. Inoltre fa parte delle proteine di fase acuta).

L’indice sTfR/log Ferritina è il parametro utilizzato per valutare l’esaurimento del Ferro nei pazienti con patologie croniche.

Valori ottenuti:

  • >2,5 nei soggetti senza infiammazione e con carenza marziale
  • <2,5 nei soggetti con anemia da malattie croniche

-Monitoraggio in corso di terapia con Eritropoietina umana ricombinante (rhEPO)

Trova indicazione nella determinazione della risposta eritroide nei pazienti sottoposti a trattamento con rhEPO, ancor prima che tale risposta possa essere verificata con l’ematocrito. Quindi è un indice precoce di riposta alla terapia che permette la regolazione del dosaggio dell’eritropoietina e della supplementazione del Ferro in maniera rapida ed efficace.

-Trapianto di midollo o di cellule staminali

In quanto espressione dell’espansione della linea eritroide, il sTfR indica la ripresa dell’attività eritropoietica da parte del midollo trapiantato.

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