Anemia di Fanconi

A cura della Dottoressa Paola Stagni

Laureata in medicina e chirurgia presso l’università degli studi ‘G. d’Annunzio’ di Chieti – Pescara.

 

Definizione: malattia da instabilità cromosomica,autosomica recessiva,con enorme eterogeneità fenotipica, caratterizzata da insufficienza del midollo osseo, malformazioni congenite, predisposizione  allo sviluppo della leucemia mieloide acuta (AML) e ipersensibilità agli agenti che producono legami interfilamento nel DNA.  Anche detta pancitopenia aplastica.
Attenzione a non confonderla con la sindrome di Fanconi che è una patologia renale.

Epidemiologia: 1/350.000 nati

Cenni storici: descritta per la prima volta nel 1927 dal pediatra Guido  Fanconi

Eziopatogenesi
: identificate mutazioni di 13 geni che possono esserne la causa,tali geni che codificano molecole enzimatiche coinvolte nella  riparazione del DNA da danni da tossine . Almeno una mutazione sarebbe legata al cromosoma X (madre portatrice,per cui i soggetti maggiormente colpiti sono di sesso M), mentre nelle forme autosomiche recessive non X correlate è necessario che entrambi i genitori siano portatori (consanguineità!).

Segni e sintomi:  pancitopenia, anemia progressiva da aplasia midollare, malformazioni multiple e, soprattutto, predisposizione allo sviluppo di AML. I difetti congeniti comprendono soprattutto le malformazioni scheletriche, l’iperpigmentazione cutanea, i difetti cardiaci, renali e urogenitali. I segni ematologici secondari al difetto del midollo osseo (trombocitopenia, pancitopenia ingravescente) si manifestano generalmente attorno ai 7 anni (in alcuni casi molto più precocemente e, raramente, dopo i 40 anni).  Si associano anche microftalmia ,nistagmo,ipostaturalismo, ipogonadismo,sordità. La manifestazione più grave e frequente è la LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA, soprattutto quella legata al gene FANCG.
Elevato rischio di insorgenza di neoplasie dovuta all’ instabilità cromosomica.
Prognosi: Nei casi più gravi la malattia è fatale nei primi 5-9 anni di vita, ma esistono, (per via della variabilità fenotipica)casi di adulti con maggiore prospettiva di vita e patologie meno gravi.
La fatalità di tale patologia è conferità essenzialmente ai suoi effetti ematici, dovuti al crollo della produzione dei componenti corpuscolati del sangue, in particolare delle piastrine per cui il decesso sopravviene per emorragia cerebrale ( la carenza temporanea di globuli rossi e bianchi è maggiormente sopportabile). A causa delle emorragie, la sopravvivenza media è stimata a 16 anni.

Diagnosi: clinica, esami laboratoristici (conta linee cellulari bianca, rossa, piastrine),esami in vitro del corredo genetico cellulare (frequenti frammentazioni cromosomiche con riarrangiamenti casuali).

Terapia: Il trapianto di midollo osseo (o da cordone ombelicale) è il trattamento di elezione per la pancitopenia. Utilizzate anche terapie a base di androgeni e cortisonici. Irrisolta la fragilità cromosomica. La terapia con cellule staminali potrebbe essere utilizzata in futuro con successo. Esperimenti di ibridazione somatica in situ, seguita dalla ricerca di complementazione alla risposta citotossica ad agenti che producono legami interfilamento sul DNA, su linee linfoblastoidi, ha consentito di individuare 8 gruppi di complementazione (FANCA-FANCH), ad ognuno dei quali corrisponde un gene. Ad oggi, sono stati clonati 6 geni per la FA, ma il meccanismo patogenetico della malattia non è ancora chiaro e la funzione dei geni individuati non è nota.

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