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Ipotiroidismo – Definizione
Sindrome da carenza assoluta o relativa degli ormoni tiroidei caratterizzata da diminuzione globale del metabolismo di tutti gli organi, sistemi ed apparati, in particolare a livello cardiovascolare, gastrointestinale, nervoso e della cute.
Ipotiroidismo Epidemiologia
1-3% della popolazione generale (più frequente dell’ipertiroidismo); manifesto 0,6% ; subclinico 2,5%.
Nella popolazione anziana 2-6 % ; prevalenza nel sesso femminile = F:M 5-7:1
Forme di Ipotiroidismo
Primario, da insufficienza della ghiandola tiroidea, i più frequenti sono:
- Tiroidite di Hashimoto
- Iatrogenico (post-chirurgico, post-radioterapia, etc)
Secondario, da deficit di TSH
- Ipopituitarismo
- Deficit isolato di TSH
Terziario, dovuto a deficit di TRH
Periferico, dovuto a deficit recettoriali e post-recettoriali
Ipotiroidismo – Segni e Sintomi
- Apatico
- Abulico
- Edema peri-orbitario
- Capelli fragili e rari
- Sopracciglia terzo esterno rado
- Aspetto amimico
- Labbra semiaperte a causa di una macroglossia.
Sintomatologia aspecifica – paziente definito complessivamente “torbido”
- Astenia
- Adinamia
- Bradilalia (rallentamento del pensiero)
- Perdita della memoria
- Disturbi del ciclo mestruale
- Riduzione della libido
Nota: Il pz soffre il freddo per riduzione del metabolismo basale (viaggia sui 36-35.5 °C).
Il riflesso tendineo achilleo è ritardato (normale 263 msec Vs 760 msec, inoltre torna più lentamente verso la posizione iniziale).
Ipotiroidismo – Sospetto Diagnostico
anamnesi positiva per terapia con radioiodio o chirurgica; presenza di gozzo o cicatrice sul collo.
Ipotiroidismo – Algoritmo Diagnostico
nell’evoluzione verso l’ipotiroidismo il primo fattore a modificarsi è il TSH, perciò si effettua un dosaggio primario.
Esami di 1° livello
–TSH e FT4(in quest’ordine preciso)(la FT3 è l’ultimo valore che si altera ecco perché non è richiesto, mentre è fondamentale per l’ipertiroidismo)
- FT4 diminuito o n
- ormale e TSH aumentato = Ipotiroidismo Primario
- FT4 diminuito e TSH diminuito o normale = Ipotiroidismo Secondario
- (FT4 e TSH normali = eutiroidismo)
– Anticorpi anti-TPO e anti-Tg
-Ecografia tiroidea (ci indica se c’è un gozzo, nodulo, etc)
-ECG (bradicardia e bassi voltaggi, esattamente l’opposto dell’ipertiroidismo)
Esami di 2° livello
NB: FT4 inizia a diminuire quando il TSH è già alterato, l’FT 4 comincia a rasentare valori limiti verso il basso quando il TSH è DECUPLICATO.
Quindi non c’è bisogno che il valore di FT 4 scenda ad un valore molto basso per fare diagnosi.
Ipotiroidismo – Evoluzione
Si può andare incontro a peggioramento progressivo clinico fino ad arrivare al coma ipotiroideo che si evidenzia per una pelle spessa e fredda (termogenesi ridotta).
Tuttavia se la terapia è eseguita correttamente la prognosi è buona.
Ipotiroidismo – Terapia
bisogna per prima cosa individuare la causa e valutare tutti i fattori di rischio.
1) Medica:
– TIROXINA sintetica (T4) (uguale alla L-tiroxina prodotta dal nostro organismo): per os, assorbimento soprattutto nel duodeno e digiuno (infatti i gastrectomizzati hanno problemi per questa terapia) emivita 8 gg, LA MATTINA A DIGIUNO, almeno 20-30 minuti prima della colazione ( lo stomaco pieno diminuisce l’assorbimento fino al 50% della dose somministrato, come anche l’assunzione degli inibitori della pompa protonica, che eventualmente vanno presi mezz’ora dopo l’ormone).
– Il raggiungimento del dosaggio ottimale può essere difficoltoso nei pz con ipotiroidismo secondario a causa dell’impossibilità di usare il TSH come parametro di controllo della terapia a differenza di quanto accade con l’ipotiroidismo primario. Nell’ipopituitarismo infatti viene utilizzata la determinazione della frazione libera della tiroxina sierica (FT4) per il controllo della terapia.
– Dosaggio iniziale basso (dipende dal grado di ipotiroidismo, 50 piuttosto che 25 µg, e dall’età del pz) e non si aumenta prima di un mese.
Se i valori non sono nella norma si aumenta e si aspettano altri 30-40 gg per rifare il dosaggio. Si raggiunge un eutiroidismo nell’arco di 3-4 mesi.
– Occorre fare grande attenzione per i pz cardiopatici e per i pz anziani, poiché un dosaggio iniziale alto può agire sul fascio di His che ha recettori per il T3).
– Il T3 non si usa come terapia diretta perchè ha un’emivita breve (quindi sarebbero necessarie più somministrazioni) e ha azione diretta sul cuore (fascio di His).
Nota: le “desiodasi” sono enzimi che desiodano la T4, ogni organo produce la quantità di T3 diversamente dagli altri organi in base alla rappresentazione tessutale di questi enzimi, in questo modo è possibile calibrare la terapia a seconda del tessuto considerato.