Indice dei Contenuti
- 1 Definizione iperaldosteronismo
- 2 Eziologia iperaldosteronismo
- 3 Fisiopatologia iperaldosteronismo
- 4 Segni e Sintomi iperaldosteronismo
- 5 Sospetto Diagnostico
- 6 Iperaldosteronismo Diagnosi
- 7 Diagnosi strumentale
- 8 Iperaldosteronismo – Diagnosi differenziale
- 9 iperaldosteronismo – Terapia
- 10 Iperaldosteronismo – Prognosi
- 11 Bibliografia
Definizione iperaldosteronismo
Patologia delle ghiandole surrenali caratterizzata da eccesso di produzione dell’ormone aldosterone.
Epidemiologia
Malattia rara, colpisce prevalentemente il sesso femminile tra i 30 e i 50 anni di età. L’introduzione dell’uso del rapporto aldosterone plasmatico/PRA come metodo di screening tutti i pz ipertesi ha elevato la prevalenza di questa forma endocrina al 5-13% di tutte le ipertensioni.
Eziologia iperaldosteronismo
- Iperplasia surrenale bilaterale idiopatica 60 %
- Adenoma surrenale secernente aldosterone (in genere monolaterale) 35 %
- Iperplasia surrenale monolaterale 2 %
- Carcinoma secernente aldosterone <1 %
- Iperaldosteronismo familiari tipo I (glucocorticoido-sopprimibile) <1 %
- Iperaldosteronismo familiari tipo II <2 %
- Tumore ectopico secernente aldosterone <0,1 % (rarissimo)
Richiami di fisiologia
L’attività mineralcorticoide determina un aumento del riassorbimento di Na+ da parte del rene, dalle ghiandole sudoripare, salivari e dall’intestino con conseguente ritenzione di Na+ nel liquido extracellulare.
Gli ormoni più importanti ad azione mineralcorticoide sono: aldosterone e DOC (desossicorticosterone).
Anche il cortisolo ha un’attività mineralcorticoide intrinseca la cui azione è repressa a livello renale da una degradazione locale, mediata dalla 11β idrossisteroido deidrogenasi, a cortisone.
Attività relativa mineralcorticoide | |
Cortisolo | 1 (valore di riferimento) |
Corticosterone | 15 |
DOC (desossicorticosterone) | 100 |
Aldosterone | 3000 (aldosterone è 3000 volte più efficace nella ritenzione di Na+) |
L’aldosterone promuove la sintesi di Canali ENaC (canali epiteliali di riassorbimento del Na) a livello del tubulo contorto distale e del dotto collettore. Esso promuove anche il riassorbimento del Na+ attraverso la pompa idrogenionica (spiega l’alcalosi metabolica legata all’eccesso particolarmente alto di mineralcorticoidi).
Fisiopatologia iperaldosteronismo
L’aumentata concentrazione di aldosterone determina:
- ritenzione di Na+ e deplezione di K+ da cui deriva ritenzione di liquidi e aumento della volemia
- effetto inotropo positivo
- ipokaliemia che favorisce la vasocostrizione
- aumentata ritenzione di Na+ che determina un aumento del Na intracellulare e del Ca intracellulare delle miocellule lisce e secondario aumento del tono dei vasi
- diminuita attività barocettoriale e aumento della sensibilità vasale alle catecolamine
Tutti questi fattori promuovono l’ipertensione arteriosa.
Segni e Sintomi iperaldosteronismo
- Ipertensione arteriosa (può essere anche l’unico segno): stadio 2 (PAS 160-179 mmHg; PAD 100-109 mmHg) e stadio 3 (PA > 180/110 mmHg)
- Sintomi e segni di ipoKaliemia: astenia, parestesie, crampi, cefalea. (NB: l’ipokaliemia aumenta la tossicità da digossina). L’ipokaliemia è poco frequente(max 30% dei casi)
- Sintomi e segni dell’alcalosi metabolica (solo nelle forme più gravi): polidipsia, poliuria, ipereccitabilità neuromuscolare, nicturia ,respiro lento e superficiale, segni e sintomi caratteristici di ciascuna causa scatenante (vomito incoercibile, disidratazione, astenia, confusione, etc.)
- Segni di Chvostek e Trousseau (suggestivi di alcalosi e ipocalcemia)
NOTA: l’ipokaliemia è un evenienza poco frequente nell’iperaldosteronismo quindi, il quadro di più frequente manifestazione, è l’IPERTENSIONE ARTERIOSA NORMOKALIEMICA.
Le cause più frequenti di ipocalcemia sono ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, ipovitaminosi D, IRC, rabdomiolisi, pancreatite.
Complicanze cardiovascolari:
infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco, ictus, aritmie.
I mineralcorticoidi determinano un danno diretto:
- sul cuore inducendo FIBROSI CARDIACA.
- a livello vasale promuovono il danno endoteliale e l’aterosclerosi
- a livello renale determinando proteinuria e danni istologici
Sospetto Diagnostico
Ipertensione con o senza ipokaliemia (con dieta normosodica o ipersodica) resistente alla terapia anti-ipertensiva.
NB: nella sindrome di Conn abbondanti assunzioni di sale non sopprimono la secrezione di aldosterone, che quindi rimane elevato.
L’ipokaliemia deve esser riscontrata almeno dopo 3 settimane di sospensione dei diuretici (NB la più frequente causa di ipokaliemia negli ipertesi è l’uso di diuretici soprattutto tiazidici e dell’ansa).
Iperaldosteronismo Diagnosi
Il rapporto aldosterone plasmatico/Attività Reninica Plasmatica (PRA) è considerato il miglior test di screening per l’iperaldosteronismo primario;
il range di riferimento è compreso tra 20 e 40 (solitamente 20, ma dipende dal laboratorio che esegue il test), se è superiore a questo valore il test è considerato positivo (nel Conn l’aldosterone aumenta e la PRA si riduce).
A chi è rivolto:
- potassiemia < 3,5meq/l o K urinario > 30 meq/24h
- ipertensione con marcata ipopotassiemia indotta da diuretici
- ipertensione resistente
- Incidentaloma surrenalico
- Bambini o giovani ipertesi senza familiarità per ipertensione arteriosa
Mai dosare ALD/PRA se il paziente è in trattamento con:
- CA antagonisti
- ACE I
- tiazidici
- b-bloccanti
- amiloride
- contraccettivi orali
- FANS
Necessario wash out farmacologico dieci giorni prima e dieta iposodica. Se i pazienti fanno uso di risparmiatori di potassio e FANS sospendere la terapia 4 settimane prima del test.
Test di conferma
- test al fludrocortisone (gold standard): per os 0,1 mg ogni 6 ore per 4 gg, in associazione a compresse a lento rilascio di NaCl 1,75g per os tre volte al giorno in concomitanza dei pasti. Il test è considerato positivo se si riscontrano valori di aldosterone superiori o uguali a 6ng/dL
- test dell’infusione salina (saline infusion test): dosaggio dell’aldosterone plasmatico sia basale che dopo infusione di 2 L di soluzione fisiologica (somministrata in 4h, l ritmo di 500ml/h). Nell’iperaldosteronismo tali livelli permangono sopra gli 8-10 ng/dL. Il più utilizzato per la semplicità d’esecuzione.
- test al carico orale di sodio (oral sodium loading): dosaggio dell’aldosterone nelle urine delle 24h dopo 3 gg di dieta ipersodica(> 6 g).
Per poter effettuare questi test bisogna sospendere almeno da 2 settimane la terapia con anti ipertensivi, oppure usare il verapamil. Altrimenti si può utilizzare il test al captopril che non risente dell’uso di farmaci.
- test al captopril: importante per distinguere un ipertensione nefrovascolare (scintigrafia renale sequenziale con test al captopril). Più usato nell’adulto.
Si somministra 25-50 mg, dopo aver sospeso per 2 settimane la terapia antiipertensiva. Si dosa l’aldosterone plasmatico e la PRA sia basale che dopo 60, 90 e 120 min. Test meno sensibile.
Interpretazione del risultato del test di conferma:
- In pazienti sani o con ipertensione essenziale la somministrazione del farmaco determina un aumento della PRA e una riduzione dell’aldosterone
- Nei pazienti con ipertensione nefrovascolare (ipoafflusso arteria renale) l’aumento della PRA è significativamente maggiore
- Nei pazienti con iperaldosteronismo primario non si osserva alcuna modificazione dei valori di PRA (che rimangono soppressi) e di aldosterone (che rimangono elevati)
Flow chart per l’iter diagnostico della sindrome di Conn
Segue la diagnostica per immagini e di laboratorio (aldosterone plasmatico, PRA):
Diagnosi differenziale
Distinzione adenoma/iperplasia: TEST DELLA POSTURA (postural stimulation test)
Il passaggio dal clino all’ortostatismo determina un fisiologico aumento dell’aldosterone plasmatico. Si effettua un prelievo in clinostatismo e, dopo 2-4 ore di ortostatismo, si esegue un secondo prelievo.
- se aumenta la produzione di aldosterone, la forma è responsiva (ci sarà anche un aumento dell’attività del PRA) quindi si tratterà di iperplasia surrenalica
- se non si verifica nessun aumento la forma è non responsiva; adenoma
Distinzione monolaterale/bilaterale:
- cateterismo venoso delle vene surrenaliche con dosaggio dell’aldosterone nel sangue refluo (adrenal venous sampling) => se non c’è un gradiente la forma è bilaterale, se presente è monolaterale. Tecnicamente la manovra è complessa (soprattutto l’incannulamento della vena surrenalica dx). È il gold standard per la diagnosi differenziale tra forma unilaterale e bilaterale, ma vi sono rischi/complicanze: trombosi dell vv. surrenali e iliache, emorragia surrenale, insufficienza surrenalica.
Diagnosi strumentale
Tc strato sottile (con mdc): sensibilità 50%, specificità 85%. Scarsa sensibilità nella diagnosi di microadenoma 25% e nella diagnosi differenziale tra microadenoma e iperplasia surrenalica. Nell’iter diagnostico precede il cateterismo surrenalico. Serve ad identificare il sottotipo, ad orientare verso il cateterismo surrenalico e ad escludere masse voluminose riconducibili a carcinomi surrenalici (non operabili).
I macroadenomi compaiono come masse > 1cm di diametro. I macroadenomi aldosterone secernenti si presentano come noduli ipodensi solitamente di dimensioni > 2cm.
I microadenomi come masse < 1cm di diametro.
I carcinomi solitamente hanno dimensioni > 4cm.
Nota: il riscontro del tutto casuale di una massa surrenalica a seguito di un indagine di imaging (TC, RMN, eco-addome) effettuata per altri motivi, prende il nome di incidentaloma.
Iperaldosteronismo – Diagnosi differenziale
Quadri di pseudoaldosteronismo (ipertensione, ipokaliemia e alcalosi, ma con renina e aldosterone bassi), abuso di liquirizia.
iperaldosteronismo – Terapia
- Medica (quando la lesione è bilaterale o l’intervento viene rifiutato dal paziente o ci sono controindicazioni per l’intervento):
- Dieta iposodica
- Chirurgica: Surrenalectomia monolaterale per via laparoscopica (per adenomi monolaterali, che sono i più frequenti, o per iperplasia non responsiva). Ha il vantaggio di esser rapida: in pochi mesi si ha risoluzione. In caso di carcinoma la terapia chirurgica è spesso palliativa.
Farmaci di 1^scelta antialdosteronici (soprattutto nelle iperplasie responsive):
SPIRONOLATTONE (12,5-25mg/die inizialmente fino a 225mg/die)
- Usato anche per la terapia pre-operatoria
- effetti antiandrogeni (ginecomastia)
EPLERENONE: rispetto allo spironolattone, non ha effetti antiandrogeni. 25mg x 2/die. Minor potenza rispetto allo spironolattone.
Farmaci di 2^ scelta:
AMILORIDE (10-40 mg/die)
Se l’ipertensione persiste aggiungere un Ca-antagonista (nifedipina 60-120 mg/die) o un ACE-inibitore (enalapril 10-20 mg/die).
FOCUS: farmaci antipertensivi da usare durante l’iter diagnostico
Farmaci che influenzano meno i livelli di aldosterone plasmatico
- verapamil a lento rilascio
- idralazina (usata insieme al verapamil per mitigare gli effetti collaterali quali cefalea, tachicardia riflessa)
- prazosina cloridrato, doxazosina, terazosina (inducono ipotensione ortostatica)
Follow-up
In caso di terapia chirurgica è necessario monitorare il paziente dosando il Na+ e K+ plasmatico, l’aldosterone e il PRA ogni settimana nel primo mese e poi ogni 3 mesi per il primo anno. E’ inoltre necessario eseguire, un mese dopo l’intervento, una TC o una RMN da ripetere poi dopo un anno.
In caso di guarigione è sufficiente controllare il paziente con dosaggi ormonali ematici una volta l’anno.
Iperaldosteronismo – Prognosi
L’adenoma ha prognosi fausta quoad vitam.
Il carcinoma ha prognosi infausta quoad vitam con sopravvivenza media di 6 mesi dalla diagnosi.
La prognosi quoad functionem non è sempre fausta perché dopo l’intervento può persistere ipertensione.
In tutti i pazienti con iperaldosteronismo primario la prognosi quoad valetudinem è buona.