Definizione, sindromi alterne: sindromi  neurologiche motorio-sensitive da occlusione parcellare  dell’arteria basilare; si noti infatti che l’ostruzione completa di detto ramo  è solitamente fatale.

 Figura – Tronco encefalico, Netter tavola 114

Etiologia, sindromi alterne: le cause scatenanti sono le stesse che per i restanti accidenti cerebro-vascolari; citiamo le cause maggiori: ictus embolico, ictus trombotico, arterite, patologie ematologiche,  ipovolemia, dissezione e traumi

 

Classificazione e segni e sintomi, sindromi alterne: nelle sindromi alterne la lesione ha sede nel tronco encefalico, con deficit motorio dallo stesso lato della lesione per i nervi cranici e deficit motorio contro laterale per i nervi spinali!

La ratio di detto evento è insita nel fatto che la decussazione dei fasci piramidali dei nervi cranici è maggiormente prossimale (più alta)  rispetto alla decussazione dei fasci piramidali da cui derivano i nervi spinali.

 

Sindromi mesencefaliche:

  • Sindrome di Weber:paralisi del III nervo cranico omolaterale (ptosi, midriasi e occhio spostato in basso ed a sx), con emiplegia contro laterale e paralisi centrale del VII nervo cranico controlaterale
  • Sindrome di Benedikt: paralisi del III nervo cranico omolaterale, con emiplegia, emitremore, emicorea ed emiatetosi controlaterale
  • Sindrome di Claude: quando è colpito il nucleo rosso ed il peduncolo cerebellare superiore: paralisi del III nervo cranico, con emiplegia cerebellare controlaterale (emiatassia: dismetria, ipotonia e latero-pulsione)
  • Sindrome di Parinaud:paralisi dei movimenti oculari verticali (dello sguardo in alto ed in basso), si può associare variamente alle sindromi sovrascritte.

 

Sindromi pontine: da lesione ventrale del terzo inferiore del ponte.

  • Sindrome di Millard-Gubler:paralisi del VI (diplopia e strabismo) e VII (paralisi facciale) nervo cranico omolaterale, con emiplegia ed emianestesia controlaterali
  • Sindrome di Foville-Millard-Gubler:paralisi del VI e VII nervo cranico omolaterale con paralisi dello sguardo laterale, con emiplegia contro laterale ed emianestesia alterna (anestesia mucocutanea dal lato leso presso il volto e anestesia degli arti  presso il lato contro laterale).

 

Sindromi bulbari:

  • Sindrome bulbare anteriore o S. di Dejerine: paralisi del XII nervo cranico omolaterale (lingua deviata verso il lato leso),  con emiplegia ed emianestesia (tattile e profonda) controlaterali
  • Sindrome bulbare laterale o S. di Wallenberg: paralisi del V nervo cranico (emianestesia omolaterale del volto); si associa una s. di Bernard Horner omolaterale (ptosi, miosi ed enoftalmo), con segni cerebellari omolaterali (atassia, asinergia, adiadocinesia, vertigini, nistagmo), ed emianestesia (termico-dolorifica) contro laterale.

 

Diagnosi, Sindromi alterne: è la stessa che per gli accidenti cerebro-vascolari.

Riconoscimento clinico della sindrome, a cui si aggiungono:

-RMN:è l’esame di prima scelta! Già entro poche ore mostra l’area colpita; tipico segnale iperintenso nelle sequenze pesate T2, mentre una eventuale estensione della iperintensità nelle sequenze pesate  T1 indica l’avvento di una emorragia.

-TC: ipodensità che mostra l’area infartuata; la TC NON è utile nella fase acuta e cmq in questa fase va evitato l’uso del mezzo di contrasto; può essere impiegata in urgenza.

-Angiografia: visualizza eventuali stenosi od occlusioni

-e/o Angio-TC;

 

Terapia, sindromi alterne: è la stessa che per i restanti accidenti cerebro-vascolari.

Medica:

–          In fase acuta:

terapia antiipertensiva con sartani, se la pressione raggiunge i 220 mmHg,

trattamento antitrombotico: aspirina,  a posologia di 160-300 mg/die,

eparina solo se l’accidente è cardioembolico e vi è un alto rischio di recidiva

terapia trombo litica: attivatore tessutale del plasminogeno ricombinante (inizio della terapia non oltre le 3h dall’inizio dell’infarto, e sempre con l’esclusione TAC mediata di emorragia in atto o infarto esteso)

–          Prevenzione secondaria:

Prevenzione dei fattori di rischio: ipertensione, tabagismo, iperlipidemia, diabete, consumo elevato di alcol, uso di contraccettivi orali, aumentato tasso di omocisteinemia

Terapia antitrombotica: antiaggreganti piastrinici: aspirina a posologia di 75-10 mg/die, spesso associato al dipiridamolo; in caso di allergia all’aspirina va impiegato il clopidogrel

Antagonisti della vit. K in caso di cardiopatia emboligena, sotto stretto controllo.

 

Trattamento chirurgico:

–       Endoarteriectomia, nelle stenosi carotidee (se stenosi significativa, ovverossima>70-80%),  specialmente se sintomatiche.

–       Alternativamente: angioplastica transuliminale percutanea.

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