Definizione: i glucocorticoidi sono ormoni secreti dalla corticale del surrene; i derivati di sintesi sono utilizzati in medicina per le proprietà antinfiammatorie.
Indice dei Contenuti
Meccanismo d’azione dei glucocorticoidi
si complessano ad un recettore intracitoplasmatico ( GRα GRβ) e modificano l’espressione genica.
Gli effetti antiinfiammatori dei glucocorticoidi si attuano mediante due meccanismi (entrambi di interazione con GRα):
- stimolazione genica di geni antiinfiammatori: stimolano da un lato la sintesi di ANNESSINA 1 che inibisce la COX 2 e manda in APOPTOSI le cellule infiammatorie, dall’altro stimolano la sintesi del recettore IL1 di tipo II che è un recettore “esca”, cioè lega l’IL-1 ma senza effetto biologico
- inibizione di geni infiammatori: inibiscono NFKB e AP1 con blocco della produzione di citochine
Effetti metabolici |
Effetti regolatori |
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2. inibizione COX2: diminuzione prostanoidi 3. inibizione della produzione di IL2, istamina, IgG e altri fattori flogistici |
Modalità di somministrazione dei farmaci derivati dai glucocorticoidi: orale, aerosol, endovena, topica (gocce e creme)
La sospensione improvvisa di una terapia prolungata con glucocorticoidi comporta insufficienza surrenalica acuta, bisogna pertanto ridurre gradualmente le dosi (almeno 2 mesi)!
Glucocorticoidi indicazioni
- Artrite reumatoide: pericardite, miocardite, pleurite, CID, uveite, malattia grave non controllabile con altri farmaci;
- Malattia reumatica: cardite (trattabile in 3 settimane); se la malattia reumatica non ha cardite basta una terapia con FANS, in caso contrario il ricorso ai cortisonici è indispensabile;
- LES: polmonite interstiziale, emorragia polmonare, trombocitopenia, anemia emolitica, miosite, nefrite;
- Dermatomiosite: dose d’attacco elevata e poi a scalare (step down), con durata complessiva di 1-2 anni;
- Sindrome nefrosica: schema step down, con riduzione non appena la proteinuria scompare;
- Asma bronchiale: accesso grave o lieve-moderato che non risponde ai beta2-stimolanti;
- Allergie: se non c’è risposta agli anti-istaminici;
- Edema cerebrale: in caso di meningiti batteriche e virali si può generare edema cerebrale e si discute ancora oggi se sia il caso di somministrare cortisonici oppure no; nelle forme batteriche è comunemente utilizzato, mentre in quelle virali è preferibile evitarlo, per il rischio di persistenza dell’infezione stessa; nelle forme di edema da cheto-acidosi più che il cortisonico si ricorre al mannitolo;
- Leucemia acuta: inducono la remissione e possono servire come terapia di rinforzo; da questo punto di vista è molto importante tener presente che in caso di malattie infiammatorie e auto-immuni in cui sia necessaria la somministrazione di cortisonico, è sempre bene effettuare un ago-aspirato prima dell’inizio di tale terapia, al fine di escludere una forma leucemica asintomatica in atto. Il cortisonico, infatti, determinando una parziale remissione del tumore potrebbe posticiparne la diagnosi qualora non si ricercasse per prima la neoplasia con l’ago-aspirato, senza che ci sia ancora l’effetto cito-riduttivo del cortisonico anti-infiammatorio;
- Porpora trombocitopenica idiopatica (autoimmune): anche qui se il quadro diagnostico non è chiaro, si esegue preventivamente un ago-aspirato per poi procedere alla terapia cortisonica;
- Pancitopenia aplastica: risposta entro 2-4 mesi ma con necessità di prosecuzione della terapia se si vogliono mantenere i risultati ottenuti;
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (retto colite ulcerosa e morbo di Chron);
- Epatite cronica attiva: alte dosi finché le transaminasi tornano ad essere pari al doppio del normale; poi si scala la dose;
- Shock settico e anafilattico: alte dosi di idrocortisone (4-5mg/kg/die), per un breve ciclo.
- Terapia sostitutiva nel morbo di Addison
Glucocorticoidi complicanze
- metaboliche: iperlipidemia, coma iperosmolare non chetotico, scompenso del diabete;
- endocrine: sindrome di Cushing, obesità, arresto della crescita (azione dei cortisonici sulla cartilagine di accrescimento, dove inibisce gli osteoblasti e i condroblasti, a tal punto che una terapia con GH ha scarsi effetti sulla crescita staturale dei pazienti in trattamento con il cortisonico), amenorrea secondaria, inibizione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene;
- immunologiche: soppressione della risposta immune (sovrainfezioni batteriche, virali e micotiche); es: mughetto in caso di aerosol
- cardiovascolari: ipertensione (anche se si usano cortisonici con scarso potere sodio-ritentivo, come prednisone, prednisolone, metil-prednisolone, desametazone e betametasone, a lungo termine comunque avremo un’azione ipertensivante significativa, da tenere sotto stretta osservazione), edema, alcalosi, ipokaliemia;
- oculari: glaucoma, cataratta;
- neurologiche: pseudotumor cerebri (con vomito e cefalea da richiamo di liquidi all’interno del tessuto cerebrale), psicosi e disturbi psichiatrici;
- gastro-enteriche: ulcera peptica, emorragia, perforazione intestinale, pancreatite;
- muscolo-scheletriche: osteoporosi, necrosi asettica dell’osso (femore per lo più), miopatia;
- cute: atrofia del tessuto sottocutaneo
Classificazione dei glucocorticoidi
NATURALI: Cortisolo (o idrocortisolo): secrezione fisiologica regolata dall’ACTH varia col ritmo circadiano (massimo la mattina alle 8 e diminuisce durante il giorno). Legato nel plasma alle globuline leganti corticosteroidi. SINTETICI: Hanno un minimo effetto sulla ritenzione di sodio Ad azione breve:- Prednisone
- Prednisolone
- Desametosone
- Betametasone: nome commerciale, Bentelan
Bibliografia
- Farmacologia VI edizione – RANG – Elsevier
- Farmacologia – Rossi / Cuomo – Minerva medica
- http://www.informasalus.it/it/articoli/effetti-inibitori-glucorticoidi.php
- http://it.wikipedia.org/wiki/Glucocorticoidi_di_sintesi