Premessa: questi piccoli articoli sono rivolti prevalentemente ad approfondire i concetti di tecnica di RM, ciò non toglie che possano essere d’ausilio ad un neofita che si avvicini allo studio di questa affascinante metodica.
Nella costruzione dell’immagine RM, per la realizzazione di immagini mirate su uno o sull’altro parametro (T1 e T2 dipendenti) si inseriscono due operatori in grado di variare il peso dei singoli fattori biologici sull’intensità del pixel.
Tempo di Ripetizione dell’Impulso (TR)
Rappresenta l’intervallo di tempo tra un impulso e l’impulso successivo; di conseguenza è effettivamente il tempo concesso al sistema di spin perchè si ripristini la Magnetizzazione Macroscopica Longitudinale. Minore è il TR, tanti meno saranno i protoni che riescono a tornare allo stato di equilibrio (in questo caso solo i protoni di atomi con T1 molto corto). In questo modo è possibile acquisire il segnale quando solo le strutture a T1 relativamente breve hanno recuperato completamente la Magnetizzazione Macroscopica Longitudinale e al nuovo impulso di Radiofrequenza a 90° si presenteranno con una MML massima e daranno luogo a una Magnetizazzione Macroscopica Trasversale massima. Le strutture a T1 più lungo non avranno ancora recuperato la MML e daranno luogo ad una MMT ridotta.
Detto questo tenendo conto che l’onda di radiofrequenza emessa è funziona solo della MMT e non della MML, i tessuti a T1>TR daranno segnale minore di quelli a T1<TR.
Ne deriva perciò che, per ottenere una sequenza T1 ponderata o pesata (in cui la scala dei grigi dell’immagine finale sia funzione del T1 dei diversi tessuti), è necessario prescrivere un TR corto (più corto del T1 dei tessuti a T1 lungo e nell’ordine temporale del T1 dei tessuti con T1 corto).
Scelta di TR e TE per ottenere sequenze SE T1 pesate
Tempo di Eco (TE)
Rappresenta la quantità di tempo concessa al verificarsi del defasamento protonico, prima della effettiva registrazione del segnale. In poche parole l’intervallo di tempo tra l’invio dell’impulso e il campionamento del segnale. Maggior è il TE, maggiore è la perdita della coerenza di fase al momento del campionamento. Solitamente nelle acquisizioni Spin Eco, il TE è pari al doppio del tempo intercorrente fra l’impulso a 90° e quello a 180°. Tessuti con T2 lungo (come i fluidi) avranno coerenza di fase duratura e, pertanto, se si campiona il segnale dopo un TE relativamente lungo, avranno ancora una discreta coerenza di fase e forniranno un segnale di eco con alta intensità (iperintensi). Nel caso di due strutture rispettivamente a T2 lungo e T2 breve, a parità di TE, il campionamento del segnale troverà la prima con MMT ancora elevata e quindi con forte induzione nella bobina e segnale elevato (iperintensità di segnale); la seconda avrà già perduto la gran parte della MMT e determinerà una debole induzione, producendo scarso segnale (ipointensità di segnale).
Scelta di TR e TE per ottenere sequenze T2 pesate