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Introduzione alla mediastinoscopia
Definizione
La mediastinoscopia è una procedura chirurgica eseguita per esaminare il mediastino.
Ripasso anatomico
Ricordiamo che il mediastino è un compartimento anatomico che occupa la parte mediana del torace, i suoi limiti sono :
- limite inferiore → centro frenico del diaframma,
- limite superiore → piano orizzontale passante tra la prima costa e prima vertebra toracica (istmo cervico-toracico)
- limiti laterali → foglietti parietali delle pleure mediastiniche
- limite anteriore→ superficie interna dello sterno
- limite posteriore→ superficie interna delle vertebre toraciche
La suddivisione più utilizzata dei compartimenti mediastinici è quella che prevede l’esistenza di un mediastino anteriore, medio e posteriore;

- Il mediastino anteriore è delimitato anteriormente dallo sterno e posteriormente da un piano passante al davanti del pericardio e alla superficie anteriore dei grossi vasi.
- Il mediastino medio è delimitato anteriormente dalla porzione di pericardio che riveste la superficie sterno-costale del cuore e posteriormente dalla porzione di pericardico che riveste la base del cuore.
- Il mediastino posteriore è delimitato anteriormente dal pericardio che riveste la base del cuore e posteriormente dalle vertebre toraciche.
Indicazioni alla mediastinoscopia
La mediastinoscopia si esegue generalmente per prelevare campioni bioptici in presenza di neoformazioni mediastiniche o di linfonodi ingranditi. Consente infatti di prelevare campioni bioptici da sottoporre ad esame istologico per poterne poi stabilire la natura. Attualmente fa parte degli esame necessari per la completa stadiazione del cancro del polmone che rappresenta l’indicazione più comune all’esame. Altre indicazioni sono:
- tumori mediastinici (timomi in particolare);
- linfomi
- infezioni
- sarcoidosi
Mediastinoscopia |
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Normale: | Linfonodi piccoli, regolari di aspetto uniforme. | |
Assenza di tessuti anomali, masse infiltranti o di segni di infezione. | ||
Anormale: | Linfonodi allargati, irregolari e disomogenei sospetti per neoplasie, infezioni o sarcoidosi. | |
Masse infiltranti ( tumori), segni di infezioni (ascessi), cisti. |
Caratteristiche dell’esame
Altro aspetto importante dell’esame è che permette di ottenere buone quantità di tessuto su cui eseguire l’esame istologico, è possibile anche bioptizzare un intero linfonodo o gruppi linfonodali permettendo così una stadiazione più accurata in caso di patologie tumorali.
Ciò è molto importante considerando come altre procedure consentano di eseguire unicamente biopsie con ago sottile da cui si ottengono solo piccoli frustoli di tessuto che spesso si rivelano insufficienti per una sicura caratterizzazione all’esame istologico.
Tecnica della mediastinoscopia
La tecnica si basa sull’utilizzo del mediastinoscope, strumento endoscopico a tubo flessibile, lungo, sottile e dotato di un sistema di illuminazione e di una telecamera: l’illuminazione permette di visualizzare gli organi e le strutture mediastiniche in vivo, mentre la telecamera è collegata con un monitor cui trasmette le immagini permettendone una visualizzazione a forte ingrandimento e la registrazione dell’esame. L’esame viene in genere eseguito in regime di ricovero ospedaliero essendo necessaria l’anestesia generale

Preparazione all’esame
Per prepararsi all’esame è necessario restare a digiuno dalla sera precedente ed evitare di bere nel giorno stesso della procedura.
Esecuzione
Complicanze
Ad oggi sono molto meno frequenti, ma includono emorragia, infezioni, danno del nervo laringeo (che può esitare in raucedine), pneumotorace, enfisema sottocutaneo, perforazione dell’esofago o lesione della trachea e dei grandi vasi.
Non bisogna poi dimenticare i rischi connessi all’anestesia generale.
Nota Bene
Attenzione a non confondere la mediastinoscopia con la toracoscopia, altra metodica mini-invasiva che si avvale anch’essa di una sonda endoscopica, ma che viene introdotta all’interno della cavità pleurica.