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Opacità alveolari – Definizione
Con opacità polmonari si intende l’alterazione , più o meno diffusa , della radiotrasparenza polmonare con comparsa di una zona radio opaca ovvero “più bianca ” rispetto al polmone adiacente.
Possiamo distinguere due grandi tipi di opacità:
- alveolari
- interstiziali
Opacità alveolari – classificazione ed aspetti radiografici
Sono dovute alla sostituzione dell’aria alveolare con liquidi (essudati , trasudati) o con cellule (flogosi, neoplasie) con conseguente perdita della classica radiotrasparenza dell’alveolo.
Caratteristica fondamentale per distinguere un’opacità alveolare da quella interstiziale è l’aspetto “cotonoso ” tipico delle opacità alveolari: questo è legato al fatto che gli alveoli comunicano tra loro mediante i poro canali di Kohn e quindi se viene interessato un alveolo anche quello adiacente verrà coinvolto e cosi via di seguito. Si passerà quindi dalle opacità alveolari ( 6-8 mm di diametro) a quello lobulari ( che hanno le dimensioni di un lobulo quindi 10-25mm) , fino ad arrivare a quelle lobari. L’opacità che tende ad estendersi assume tipicamente un aspetto poco definito , sfumato , cotonoso appunto.
Alcune patologie possono presentarsi con opacità alveolari molto caratteristiche:
- polmonite: tipico il reperto del broncogramma aereo nel contesto dell’opacità ( per la pervietà dei bronchi ) caratteristico è poi l’aspetto omogeneo ( ovvero il contenuto aereo è ridotto in maniera uniforme) e la sua distibuzione lobare
- Broncopolmoniti : assenza di broncogramma aereo , opacità ” a chiazze ” perchè il contenuto aereo è ridotto in maniera disomogenea tra un’area parenchimale e l’altra , distribuzione segmentaria
- edema cardiogeno : ovvero l’edema legato allo scompenso cardiaco , si caratterizza per addensamenti bilaterali ,rapidamente confluenti , omogenei e prevalenti alle basi per motivi di gravità.
- edema lesionale : quello legato a danno endoteliale primitivo , caratterizzato da distribuzione delle opacità a chiazze multiple , senza gradiente gravitazionale , ma con diffusione contemporanea agli apici e alle basi
- aspetto a vetro smerigliato : è un aspetto particolare dell’rx . Si ha in seguito a processi che coinvolgono l’alveolo ma che non determinano sostituzione completa dell’aria alveolare : si creano quindi delle zone non proprio di opacità ma di “velatura “in quanto piu “bianche ” rispetto alla normale radiotrasparenza polmonare ma non cosi intense come le classica opacità.
- Nel contesto di questa “velatura” restano evidenti le opacità dei vasi e la radiotrasparenza dei bronchi.
Opacità interstiziali – classificazione ed aspetti radiografici
Diverse caratteristiche rendono facilmente distinguibili queste opacità : prima di tutto non hanno la tendenza a confluire tra loro perché interessano solo l’interstizio e questo si trova tra i bronchi e gli alveoli ( e quindi è separato da aree “scure ” per la radiotrasparenza dell’aria contenuta in alveoli e bronchi ) , i bordi saranno quindi netti , manca l’aspetto cotonoso , le opacità sono multiple e di piccole dimensioni (inferiori ad 1 cm).
Si possono classificare tre grandi tipi di opacità interstiziali: lineari , nodulari , reticololari.
- lineari = si presentano come linee radiopache . Il loro aspetto ci permette di capire se l’interstizio coinvolto è il ” grosso interstizio ” ovvero quello che sta attorno ai grossi bronchi , ai bronchi lobari e ai loro vasi , o il “piccolo interstizio ” che è quello attorno ai lobuli.
Le cause più frequenti di opacità lineari sono le flogosi e l’accumulo di trasudato (edema polmonare)
Quando è coinvolto il grosso interstizio le opacità lineari compaiono vicino all’ilo e nelle zone centrali del polmone .
Si formano per l’ ispessimento delle pareti bronchiali e dei tessuti peribronchiali , assumono l’aspetto di ” strie a binario” ovvero tutto l’interstizio che circonda il bronco è coinvolto dalla flogosi ( quindi è bianco) ma il bronco resta pervio (e quindi nero!) .
Se il bronco non è pervio ( ad es come avviene nelle bronchiectasie) avremo l’aspetto ” a dita di guanto ” perché all’opacità del bronco riempito di materiale purulento si associa l’opacità del grosso interstizio , coinvolto anch’esso dalla flogosi.
Quando è coinvolto il piccolo interstizio si formano delle linee radiopache dette “linee di Kerley “
linee di Kerley
Si distinguono le linee di kerley di tipo A e di tipo B
Quelle di tipo A derivano dall’ ispessimento dell’interstizio perilobulare , si localizzano centralmente ( ma più perifericamente rispetto a quelle del grosso interstizio) e sono lunghe circa 3 -4 cm
Quelle di tipo B sono legate invece all’ispessimento dei setti interlobulari , sono quindi molto periferiche ,hanno sede basale , andamento perpendicolare alla superficie della pleura che viene sempre raggiunta e hanno una lunghezza di 1 – 2 cm.
- nodulari : tipiche delle malattie che interessano l’interstizio e che si sviluppano come “masse” nodulari , es metastasi , malattie granulomatose , tubercolosi .
Sono noduli multipli , di dimensioni variabili ma sempre inferiore ad 1cm
- reticolari :sono opacità lineari del grosso e del piccolo interstizio che si sovrappongono fra loro sul radiogramma dando quest’immagine a reticolo .Sono tipiche delle polmoniti interstiziali e delle collagenopatie.
Cause opacità alveolari acute | Cause opacità alveolari croniche |
Edema polmonare | tubercolosi |
polmoniti | sarcoidosi |
broncopolmoniti | linfomi |
ards | carcinoma bronchiale |
Cause opacità interstiziali nodulari | cause opacità nodulari reticolari |
metastasi | edema interstiziale |
sarcoidosi | collagenosi |
linfomi | asbestosi |
fibrosi idiopatica |
Bibliografia
- “Diagnostica per immagini e radioterapia” Cittadini sesta edizione
- “Diagnostica per immagini” Idelson-Gnocchi 2008
- “Essential Radiology” Gunderman second edition
2 Comments
Johnny
Gent.ma Dott. Di Bastiano, qualche giorno fa l’esito di una radiografia al torace è stato: “Nodulo parenchimale di circa 6 mm, ad elevato opacità, apparentemente riferibile a esito, al campo polmonare inferiore dx. Essendo tale reperto di primo riscontro utile comunque rivalutazione RX a 3 mesi.
Non versamento pleurico bilateralmente. Immagine cardio-ilo-mediastinica nei limiti.”
Mi potrebbe dare qualche delucidazione in merito? Grazie
franca
avendo problemi polmonari cerco di documentarmi, quindi un grazie per l’aiuto che ci date….