Opacità alveolari – Definizione

Con opacità polmonari si intende l’alterazione , più o meno diffusa , della radiotrasparenza polmonare con comparsa di una zona radio opaca ovvero “più bianca ” rispetto al polmone adiacente.

Possiamo distinguere due grandi tipi  di opacità:

  1. alveolari
  2. interstiziali

Opacità alveolari – classificazione ed aspetti radiografici

Sono dovute alla sostituzione dell’aria alveolare con liquidi (essudati , trasudati) o con cellule (flogosi, neoplasie) con conseguente perdita della classica radiotrasparenza dell’alveolo.

Caratteristica fondamentale per distinguere un’opacità alveolare da quella interstiziale è l’aspetto “cotonoso ” tipico delle opacità alveolari: questo è legato al fatto che gli alveoli comunicano tra loro mediante i poro canali di Kohn e quindi se viene interessato un alveolo anche quello adiacente verrà coinvolto e cosi via di seguito. Si passerà quindi dalle opacità alveolari ( 6-8 mm di diametro) a quello lobulari ( che hanno le dimensioni di un lobulo quindi 10-25mm) , fino ad arrivare a quelle lobari.  L’opacità che tende ad estendersi  assume tipicamente  un aspetto poco definito , sfumato , cotonoso appunto.

Alcune patologie possono presentarsi con opacità alveolari molto caratteristiche:

  • polmonite: tipico il reperto del broncogramma aereo nel contesto dell’opacità ( per la pervietà dei bronchi ) caratteristico è  poi  l’aspetto omogeneo   ( ovvero il contenuto aereo è ridotto in maniera uniforme)  e la sua  distibuzione lobare
  • Broncopolmoniti : assenza di broncogramma aereo , opacità ” a chiazze ” perchè  il contenuto aereo è ridotto in maniera disomogenea tra un’area parenchimale e l’altra  , distribuzione segmentaria
  • edema cardiogeno : ovvero l’edema legato allo scompenso cardiaco , si caratterizza per addensamenti  bilaterali ,rapidamente confluenti ,  omogenei e prevalenti alle basi per motivi di gravità.
  • edema lesionale : quello legato a danno endoteliale primitivo , caratterizzato da distribuzione delle opacità a chiazze multiple  , senza gradiente gravitazionale ,  ma con diffusione contemporanea  agli apici e alle basi
  • aspetto a vetro smerigliato : è un aspetto particolare dell’rx . Si ha in seguito a processi che coinvolgono l’alveolo ma che  non determinano sostituzione  completa dell’aria alveolare :  si  creano quindi delle zone non proprio di opacità ma di “velatura “in quanto piu “bianche ” rispetto alla normale  radiotrasparenza polmonare ma non cosi  intense come le classica opacità.
  • Nel contesto di questa “velatura” restano evidenti le opacità dei vasi e la radiotrasparenza dei bronchi.

Opacità interstiziali – classificazione ed aspetti radiografici

Diverse caratteristiche rendono facilmente distinguibili queste opacità : prima di tutto non hanno la tendenza a confluire tra loro  perché interessano  solo l’interstizio e questo si trova tra i bronchi e gli alveoli ( e quindi è separato  da aree “scure ” per la  radiotrasparenza  dell’aria contenuta in alveoli e bronchi ) , i bordi saranno quindi netti , manca l’aspetto cotonoso , le opacità sono multiple e di piccole dimensioni (inferiori ad 1 cm).

Si possono classificare tre grandi tipi di opacità interstiziali: lineari , nodulari , reticololari.

  • lineari = si presentano come  linee radiopache . Il loro aspetto ci permette di capire se l’interstizio coinvolto è il ” grosso interstizio ” ovvero quello che sta attorno ai  grossi bronchi , ai bronchi lobari e ai loro vasi  , o  il “piccolo interstizio ” che è quello attorno ai lobuli.

Le cause più frequenti di opacità lineari sono le flogosi e l’accumulo di trasudato (edema polmonare)

Quando è coinvolto il grosso interstizio  le opacità lineari  compaiono vicino all’ilo e nelle zone centrali  del polmone .

Si formano per l’ ispessimento delle pareti bronchiali e dei tessuti peribronchiali ,  assumono l’aspetto di  ” strie a binario” ovvero  tutto l’interstizio che circonda il bronco è coinvolto  dalla flogosi  ( quindi è bianco) ma il bronco resta pervio  (e quindi nero!) .

Se  il bronco non è pervio ( ad es come avviene nelle bronchiectasie) avremo l’aspetto ” a dita di guanto ” perché all’opacità del bronco riempito di materiale purulento si associa l’opacità del grosso interstizio , coinvolto anch’esso dalla flogosi.

Quando è coinvolto il piccolo interstizio si formano delle linee radiopache dette “linee di Kerley “

linee di Kerley

Si distinguono le linee di kerley di tipo A e di tipo B

Quelle di tipo A derivano dall’ ispessimento dell’interstizio perilobulare  , si localizzano centralmente  ( ma più perifericamente rispetto a quelle del grosso interstizio) e sono lunghe circa 3 -4 cm

Quelle di tipo B sono legate invece all’ispessimento dei setti interlobulari , sono quindi molto periferiche ,hanno sede  basale , andamento  perpendicolare alla superficie della pleura  che viene sempre raggiunta e hanno  una lunghezza di 1 – 2 cm.

 

  • nodulari : tipiche delle malattie che interessano l’interstizio e che si sviluppano come “masse” nodulari , es metastasi , malattie granulomatose , tubercolosi .

Sono noduli multipli , di dimensioni variabili ma sempre inferiore ad 1cm

 

  • reticolari :sono opacità lineari del grosso e del piccolo interstizio che si sovrappongono fra loro sul radiogramma dando quest’immagine a reticolo .Sono tipiche delle polmoniti interstiziali e delle collagenopatie.

 

Cause opacità alveolari  acute Cause opacità alveolari croniche
Edema polmonare tubercolosi
polmoniti sarcoidosi
broncopolmoniti linfomi
ards carcinoma bronchiale

 

Cause opacità interstiziali nodulari cause opacità nodulari reticolari
metastasi edema interstiziale
sarcoidosi collagenosi
linfomi asbestosi
fibrosi idiopatica

 

Bibliografia

  1. “Diagnostica per immagini e radioterapia” Cittadini  sesta edizione
  2. “Diagnostica per immagini” Idelson-Gnocchi 2008
  3. “Essential Radiology”  Gunderman second edition


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2 Comments

  • Johnny
    Posted 9 Marzo 2016 at 17:38 0Likes

    Gent.ma Dott. Di Bastiano, qualche giorno fa l’esito di una radiografia al torace è stato: “Nodulo parenchimale di circa 6 mm, ad elevato opacità, apparentemente riferibile a esito, al campo polmonare inferiore dx. Essendo tale reperto di primo riscontro utile comunque rivalutazione RX a 3 mesi.
    Non versamento pleurico bilateralmente. Immagine cardio-ilo-mediastinica nei limiti.”
    Mi potrebbe dare qualche delucidazione in merito? Grazie

  • franca
    Posted 10 Ottobre 2013 at 10:57 0Likes

    avendo problemi polmonari cerco di documentarmi, quindi un grazie per l’aiuto che ci date….

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