Indice dei Contenuti
Endotelio corneale – Anatomia
Analisi schematica delle principali caratteristiche anatomiche:
- epitelio pavimentoso monostratificato
- è l’ultimo strato della cornea partendo dall’esterno, il primo dall’interno
- cellule di forma esagonale fittamente stipate
- distribuite uniformemente su tutta la cornea
- Il numero e la densità di queste cellule varia nel corso della vita: Poiché queste cellule non possiedono la capacità di dividersi abbastanza velocemente da sostituire le cellule senescenti o alterate il loro numero è destinato a ridursi progressivamente con l’avanzare dell’età
- Alla nascita la popolazione cellulare ammonta a circa 350.000 elementi cellulari con una densità di circa 3.500-7000 cellule/mm²
- Spessore cornea è ± di 535 micron al centro
- Cresce ± del 23% verso la periferia
- L’epitelio è meno del 10% dello spessore corneale
- L’endotelio monostratificato misura ± 5 micron 1% dello spessore corneale
- ± 500-600 mila cellule, ± 60% sono esagonali alla nascita
- Superficie della cornea è ± 1,3 /1,4 cm² = 130-140 mm²
- Circa 3000-4000 x mm² cellule nell’infanzia
- 3000-4000 x 130-140 mm² = ± 390000/560000 cellule in tutto
- Area media delle cellule endoteliali è di 200-300 μ²
- Diminuiscono di numero ± 0.6% l’anno
Endotelio Corneale – Fisiologia
Le cellule endoteliali svolgono un ruolo fondamentale nel controllo dell’idratazione stromale grazie alla funzione di barriera e di pompa.
Le cellule, infatti, hanno un’elevata attività metabolica rappresentata principalmente da pompe ioniche Na+/K+ ATPasi e Mg²+ ATPasi che permettono di pompare attivamente acqua al di fuori dello stroma contribuendo a garantire la trasparenza corneale.
Endotelio Corneale – Fisiopatologia
Qualsiasi tipo di danno endoteliale comporta:
- una diminuzione della densità cellulare
- aumento secondario delle dimensioni delle cellule (polimegatismo)
Un punto chiave nell’uniformità dello strato endoteliale è la presenza di cellule di forma esagonale (presenti in alta percentuale nei bambini).
La variazione della forma delle cellule vicine alla lesione viene definita polimorfismo.
La riparazione del danno endoteliale passa attraverso tre fasi:
- migrazione e ricoprimento per allargamento delle cellule circostanti l’area danneggiata (in questa fase la cornea è ispessita ed edematosa.
- formazione dei rapporti giunzionali tra le cellule vicine In questo stadio (la funzione migliora ripristinando la situazione antecedente il danno salvo che non sia stata superata la soglia critica della densità cellulare (500-700 cellule per mm²)
- rimodellamento morfologico
Endotelio Corneale – Capacità rigenerative
L’endotelio paralimbare/periferico ha capacità mitotiche, quello centrale no!
Per ulteriori info: http://www.gdscommunication.it/media/aiccer2016/talk-10.3.12.html
Endotelio Corneale – Studio attraverso la Microscopia Endoteliale in Vivo
La microscopia endoteliale è lo studio dell’endotelio corneale eseguito con un microscopio.
Consente di valutare lo stato delle cellule endoteliali e l’eventuale presenza di patologie.
La presenza di strutture eterogenee possono apparire come aree chiare o scure, intracellulari o extracellulari.
Di particolare importanza è la ricerca dei cosiddetti buchi neri e delle cosiddette gutte.
I buchi neri sono delle piccole aree scure costituite da cellule endoteliali edematose; le gutte invece sono vaste aree scure acellulari dovute ad accumuli di collagene sulla superficie posteriore della membrana di Descemet.
I buchi neri e le gutte sono spie di un danno endoteliale con compromissione della funzione di barriera, perdita cellulare e aumento dello spessore corneale.
Bibliografia
- Semeiotica della Cornea – Medical Books – Ferreri, Roszkowska
- Cornea – Sclera, Congiuntiva e Annessi — Verduci — Krachmer, Mannis, Holland
- http://www.forumsalute.it/endotelio-corneale.html
- http://www.gdscommunication.it/media/aiccer2016/talk-10.3.12.html