Indice dei Contenuti
- 1 Feocromocitoma – Definizione
- 2 Feocromocitoma – Epidemiologia
- 3 Feocromocitoma – Eziopatogenesi
- 4 Feocromocitoma – Classificazione
- 5 Feocromocitoma – Segni e sintomi
- 6 Feocromocitoma – Prognosi
- 7 Feocromocitoma – Crisi parossistiche
- 8 Feocromocitoma – Diagnosi differenziale
- 9 Feocromocitoma – Sospetto clinico
- 10 Feocromocitoma – Diagnosi
- 11 Feocromocitoma – Algoritmo diagnostico/decisionale
- 12 Feocromocitoma – Terapia
- 13 Bibliografia
Feocromocitoma – Definizione
Il feocromocitoma è un tumore delle cellule cromaffini, che sono deputate a sintetizzare ed accumulare catecolamine (noradrenalina ed adrenalina).
Queste cellule sono presenti principalmente nella midollare del surrene (per il 90%), ma sono anche distribuite nei gangli simpatici e nei parasimpatici: paraortici e paravescicali. In questi ultimi casi si usa parlare di paraganglioma.
Feocromocitoma – Epidemiologia
si tratta di un tumore raro, due casi per milione di abitanti; è di maggior riscontro in soggetti ipertesi (1%).
A 30-40 anni d’età si ha la massima frequenza per questa patologia tumorale.
Feocromocitoma – Eziopatogenesi
- Sporadico (nell’80-90% dei casi): mutazione di uno o più oncosoppressori sul braccio corto del cromosoma 1 (1p)
- Familiare (nel 10-20% dei casi):
- Mutazione Von Hippel Lindau (la stessa presente in caso di carcinoma renale)
- Mutazione oncogene RET => MEN 2 (sia a e sia b).
Feocromocitoma – Classificazione
- ISOLATO (mono-/bi-laterale) o SPORADICO (mutazione di geni oncosoppressori sul cromosoma 1); la forma più frequente è quella di una massa monolaterale destra
- EREDITARIO (raro)
- ASSOCIATO a MEN 2a-2b (mutazione del protoncogene RET sul cromosoma 10), a Malattia di Von-Hipple-Lindau (mutazione omonima del gene oncosoppressore sul cr.3), o come conseguenza di una neurofibromatosi
- EXTRASURRENALICO (INTRADDOMINALE: si situa nei gangli simpatici e vescicali; oppure EXTRAADDOMINALE: la massa si colloca nel torace e nel collo)
Localizzazione per frequenza
Per i soggetti adulti:
- Surrenalica monolaterale destra : 80%
- Surrenalica bilaterale: 10%
- Extrasurrenalica: 10%
Per gli infanti:
- Surrenalica monolaterale: 50%
- Surrenalica bilaterale: 25%
- Extrasurrenalica: 25%
Feocromocitomi extrasurrenalici
- Intraaddominali (gangli simpatici, vescica): 85-90%
- Extraaddominali (gangli simpatici del torace e collo): 10-15%
Feocromocitoma – Segni e sintomi
- Ipertensione stabile (60-90%) con (50%) o senza crisi parossistiche; è la forma che prevale nell’infante
- Normotensione con crisi parossistiche intermittenti (10-40%); prevale nel soggetto adulto
- Ipertensione con accessi e con ipotensione ortostatica (10-50%): per ridotti riflessi simpatici ed ipovolemia; si tratta di una via di mezzo rispetto alle tipologie sopraelencate
Feocromocitoma – Prognosi
Si tratta nella maggioranza dei casi di un tumore benigno (ben nel 90% dei casi); tuttavia:
- Nel 10% delle forme surrenaliche e 40% delle forme extrasurrenaliche può essere maligno
- Per la diagnosi di malignità è necessaria la presenza di metastasi in sedi prive di tessuto cromaffino (le forme benigne possono presentare anche segni di displasia ed invasione della capsula)
Feocromocitoma – Crisi parossistiche
- Frequenti o sporadiche
- durata: da minuti, sino-possibilmente- ad ore
Eventi scatenanti | Sintomatologia più frequente | Complicanze gravi |
|
|
|
Forme familiari
Si manifestano prima dei 40 aa. di età; mentre l’età media della diagnosi è di 20 aa.
- Neoplasie endocrine multiple tipo 2a: feocromocitoma (50%), carcinoma midollare della tiroide, iperplasia o adenoma delle paratiroidi.
- Neoplasie endocrine multiple tipo 2b: feocromocitoma (50%), carcinoma midollare della tiroide, neuromi delle mucose ed intestinali.
- Morbo di Von Hippel-Lindau: feocromocitoma (15%), emangioblastomi retinici e del SNC, carcinoma renale, cisti renali e pancreatiche, cistoadenoma dell’epididimo.
- Neurofibromatosi: feocromocitoma (1%), neurofibromi, macchie caffèlatte, lentiggini ascellari e inguinali, noduli dell’iride (o noduli di Lish)
Feocromocitoma – Diagnosi differenziale
- Tireotossicosi
- nevrosi d’ansia
- Eclampsia
- Assunzione di simpaticomimetici
- Crisi ipertensive in occasione di interventi chirurgici
- Rebound dopo la sospensione di clonidina
- Attacchi di panico
- Menopausa
- Sindromi Carcinoidi
Feocromocitoma – Sospetto clinico
- Ipertensione stabile elevata con o senza crisi parossistiche (90%)
- Crisi ipertensiva indotta da esercizio fisico, fumo, minzione, defecazione, anestesia, gravidanza e/o palpazione addominale
- Pazienti normotensivi con crisi parossistiche (240/130)
- Ipertensione con ipotensione ortostatica
Feocromocitoma – Diagnosi
Nota storica: in precedenza la diagnosi era effettuata tramite la misurazione dei livelli dell’acido vanilmandelico: prodotto di degradazione delle catecolamine.
Ad oggi:
- Dosaggio delle catecolamine e/o metaboliti: le metanefrine frazionate nel plasma o nelle urine delle 24h; l’esito negativo non può escludere un raro feocromocitoma extrasurrenalico (evitare di raccogliere campioni nel periodo imeediatamente successivo alla crisi, inoltre il pz deve essere invitato a smetere di fumare perlomeno nelle quattro ore che precedono l’effettuazione del test)
- Utile può esser il dosaggio nel siero della cromogranina A (inficiato in caso di IR), la cui concentrazione è direttamente proporzionale alla massa del tumore e alla malignità
- Dosaggio della dopamina urinaria (urine 24h) e plasmatica (metossidopamina urinaria)
- Test di soppressione alla clonidina: il soggetto normale riduce la secrezione di catecolamine, il soggetto con feocromocitoma non riduce la secrezione delle catecolamine
- Test di stimolazione al glucagone: dosaggio delle catecolamine plasmatiche dopo pretrattamento con ą-bloccante in modo da prevenire un eccessivo incremento pressorio dopo iniezione di glucagone.
Diagnostica per immagini
- Ecografia surrenalica
- Scintigrafia con 123I-MIBG: permette di evidenziare anche le metastasi da feocromicitoma maligno
- TC/RM . Se la TAC è eseguita per la diagnosi di un addome acuto, un feocromocitoma può esser confuso per un tumore alla testa del pancreas, oppure per un tumore renale. Prima della TAC si deve somministrare un α-bloccante perché altrimenti il mdc offrirebbe un grave rischio di crisi ipertensiva.
La TC permette di individuare anche i paragangliomi e le metastasi (polmonari ed epatiche soprattutto); anche una TC torace è dunque necessaria per porre una corretta diagnosi.
Immagine disomogenea (iperdensa alla TC/ iperintensa in T2 alla RM), potenzialmente similcistica e necrotizzante;
Dimensioni medie: > 4-5 cm.
L’impregnazione, nell’utilizzo del MdC, è intensa, con tardo wash-out.
Feocromocitoma – Algoritmo diagnostico/decisionale
Feocromocitoma – Terapia
PRIMA:Medica |
L’INTERVENTO CHIRURGICO APPARE come un PRESIDIO SUCCESSIVO, INDISPENSABILE (!) |
POI:Chirurgica |
Dopo l’intervento il 75% dei pazienti presenta normalizzazione della PA ed il 25% necessita ancora di terapia antiipertensiva. Nelle forme benigne la sopravvivenza a 5 aa. è prossima al 100% Nelle forme maligne, metastatiche, la sopravvivenza a 5 anni è < al 50% (circa 44%) |
Follow-up
controllo a vita dei pz operati con dosaggio delle catecolamine frazionate e controllo della pressione arteriosa per intervenire tempestivamente nel caso di recidive o metastasi (forma maligna).
Bibliografia
- Anatomia patologica – Mariuzzi – Piccin
- Endocrinologia – Greenspan – Piccin
- http://www.endocrinologiaclinica.it/feocromocitoma.html