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Cisti renale – Definizione
Sono estroflessioni sacciformi, a contenuto liquido, che si formano nel parenchima renale.
Si dividono in:
- ereditarie
- da anomalie dello sviluppo
- acquisite (es: associate alla dialisi, cisti renale semplice)
L’interessamento renale può essere:
- unilaterale
- bilaterale
- corticale
- midollare
- corticale e midollare
Cisti semplice
Reperto comune nell’adulto. Acquisita.
Eziologia
Possibile ostruzione tubulare; la membrana basale è altamente deformabile dagli aumenti pressori-> dilatazione cistica.
Fisiopatologia
Originano dalle strutture tubulari, dalla capsula di Bowman, dai linfatici.
Non sono patologiche.
Raramente, a causa della loro espansione, possono comprimere l’arteria renale: ipertensione nefrovascolare.
Si divide in:
- tipica
- atipica
- complicata
Anatomia patologica
- Tipica: acquisita, di forma sferica od ovalare, può essere sia midollare che corticale(+frequente). Non comunicano con la pelvi renale. Rivestita da epitelio monostratificato, a contenuto liquido. Diametro compreso tra 0,5 a 4 cm.
- Atipica: di forma anomala, presenta al suo interno setti di piccolo spessore
- Complicata: da emorragia(possibile ematuria), infezione (a volte dolore e febbre), rottura, raramente sviluppo di una neoplasia a partenza dall’epitelio della cisti.
Diagnosi differenziale
- Tumore renale (all’ecografia la cisti appare anecogena, per il contenuto liquido, e a margini regolari)
Cisti da dialisi
Colpiscono i dializzati, sono sempre multiple.
Fisiopatologia
- Si verificano per occlusione dei tubuli a causa di o .fibrosi precipitazione di cristalli di calcio
- Sono il migliore substrato per il carcinoma renale a cellule chiare (nel 7% dei casi).
Anatomia patologica
- Reperto macroscopico: diametro di 0,5-2 cm, presenti sia nella corticale che nella midollare
- Reperto microscopico: delimitato da epitelio tubulare
Displasia cistica
Alterazione della differenziazione del metanefro.
- Reperto macroscopico: rene aumentato di volume, di forma irregolare, agenesia o atresia degli ureteri. Le cisti sono di piccole e grosse dimensioni e interessano sia la midollare che la corticale del rene.
- Reperto microscopico: presenza di tessuto mesenchimale indifferenziato con isolotti di cartilagine. Le cisti sono rivestite da un monostrato di cellule appiattite.
Rene policistico autosomico dominante (dell’adulto)
Epidemiologia
- Malattia molto frequente (1/400), la più frequente malattia ereditaria del rene
- sempre bilaterale
- nel 5-10% dei casi porta ad insufficienza renale.
- Ad andamento progressivo, si manifesta dopo i 40 anni.
Fisiopatologia
- autosomica dominante
- deficit genetico della Policistina 1(PKD1) nell’85% dei casi, che codifica per una proteina di membrana. Si ipotizza che la mutazione avvenga mediante meccanismo a Due Colpi (two hits), coinvolgente in alcuni casi anche altri geni e proteine come le Policistine 2 (PKD2) e il pathway WNT.
Anatomia patologica
- Reperto macroscopico: Il rene aumenta di volume e di peso(fino a 4Kg) con innumerevoli cisti, presenti sia nella midollare che nella corticale, costellanti la capsula di Bowman. Contenuto sieroso o emorragico.
- Reperto microscopico: delimitate da cellule cubiche appiattite
Rene policistico autosomico recessivo (dell’infanzia)
Fisiopatologia
- Autosomica recessiva
- Interessa il gene PKHD1 codificante per la proteina Fibrocistina (espressa anche dall’epitelio biliare, la funzione di questa proteina, non è ancora stata accertata)
- Interessamento epatico: malattia di Caroli e fibrosi epatica congenita-> fibrosi portale, ipertensione portale e varici esofagee( in caso di rottura principale causa di morte) in bambini di 10 anni.
- Insufficienza renale fin dall’infanzia
Anatomia patologica
- Reperto macroscopico: rene aumentato di volume a superficie liscia in quanto le cisti non sono presenti sulla superficie bensì sono disposte perpendicolarmente alla corticale; inoltre sono di piccole dimensioni.
- Reperto microscopico: cellule cilindriche derivate dai dotti collettori.
Malattia cistica midollare
Si suddivide in:
- Rene a Spugna Midollare: presenta dilatazione dei dotti collettori; spesso asintomatica e benigna.
- Nefronoftisi (nefrite tubulo-interstiziale ereditaria), gruppo di malattie con difetti genetici ad andamento grave.
Fisiopatologia
avremo:
- fibrosi interstiziale
- atrofia tubulare
Considerata una TUBULOPATIA. La gravità della malattia non è legata alla presenza delle cisti, ma alle alterazioni strutturali. Le cisti sono dovute alla distruzione della membrana basale che è anche causa della fibrosi interstiziale e dell’atrofia tubulare.
Varianti:
- (mutazione delle celllule somatiche in età adulta)forme sporadiche
- forme familiari giovanili (rappresentano il 50% di tutte le varianti, autosomiche recessive, associate anche a varie malformazioni)
- forma displastica renale-retinica
- forma midollare-cistica dell’adulto (autosomica dominante).
Anatomia patologica
- Reperto macroscopico: rene di piccole dimansioni a superficie granulare. Corteccia atrofica.Cisti piccole a livello della giunzione cortico-midollare.
- Reperto microscopico: atrofia tubulare prossimale e distale, fibrosi interstiziale. I glomeruli sono normali.
A causa del coinvolgimento tubulare, il rene perderà gran parte delle sue capacità filtranti:
- poliuria
- polidipsia
- acidosi tubulare
- osteoporosi